A pochi giorni dall’inizio dell’a.s. sono molte le ragioni di soddisfazione nel guardare il percorso avviato dalla scuola in Lombardia, per di più in un contesto nazionale segnato ancora da numerose criticità.
Ecco il comunicato stampa del 21 settembre 2011
«In un passato non troppo lontano il giudizio della stampa è stato talvolta ingrato nei confronti del lavoro compiuto dall’USR per la Lombardia, non avendo tenuto nel dovuto conto i grandi numeri del sistema della scuola nazionale nella nostra Regione (resi disponibili, in forma aggiornata, sul nostro sito WEB) e le sue reali possibilità di manovra, ancora molto relative rispetto alla gestione centrale della scuola italiana. Ancora all’inizio del corrente a.s. gran parte degli organi di stampa si è soffermata su alcuni casi limite riguardanti le problematiche dell’integrazione degli alunni stranieri, senza dare pressoché alcuno spazio ai numerosi e importanti progetti didattici ed educativi facenti capo al nostro USR, pur debitamente presentati in occasione della Conferenza Stampa.
Con un certo orgoglio si può constatare che le operazioni di nomina dei docenti, sia per le supplenze annuali che per i contratti a tempo indeterminato, sono state per lo più concluse entro il 10 di settembre, salvo alcune complicazioni contingenti. Queste ultime, infatti, non possono in alcun modo essere ascritte alla gestione diretta dell’USR della Lombardia, dato che appaiono evidentemente legate al quadro nazionale e, in particolare al sistema delle doppie graduatorie (per i cosiddetti inserimenti “a pettine”) con gli accantonamenti resisi necessari rispetto alla graduatorie 2009/2011, cui si sono aggiunti, in corso d’opera, ulteriori rallentamenti e difficoltà causati da numerose rinunce di posto da parte di aventi diritto, soprattutto nel caso di docenti nominati in località di montagna o isolate
Comunicato stampa della Direzione generale dell'USR per la Lombardia-Inizio anno scolastico 2011/2012 -La scuola lombarda regge la prova delle criticità: nomine in ruolo, supplenze, classi numerose e sostegno alle disabilità.»
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