IUniScuoLa Lombardia : ecco il Comunicato stampa della Direzione di smentita delle argomentazioni contro l’operato dell’Amministrazione.
Comunicato stampa
Questa Direzione intende smentire l’idea avanzata da alcuni organi di stampa che vogliono accreditare l’immagine di un caotico inizio dell’anno scolastico in corso.
Si forniscono pertanto ulteriori precisazioni sull’assegnazione degli incarichi ai docenti e ai dirigenti scolastici delle scuole lombarde, per l’a. s. 2010-2011.
Le sedi provinciali hanno proceduto ad assegnare tutti gli incarichi di docenza, compresi quelli di supplenza, prima dell’inizio delle lezioni.
Le problematiche ancora aperte, in particolare a Milano, derivano da due fattori:
la necessità di coprire posti resisi tardivamente disponibili per richieste di assegnazione provvisoria in altre regioni, in particolare del Sud;
lo sforzo di supportare le scuole nella gestione delle nomine di supplenti, al fine di garantire una maggiore rapidità ed efficienza nell’avvio dell’anno scolastico.
Non ha quindi alcun fondamento l’affermazione relativa alla presunta esistenza di “posti fantasma”.
Sono attualmente in corso le assegnazioni su posti di sostegno – aumentati per effetto del rapido e continuo incremento delle certificazioni registrato quest’anno.
I posti di sostegno in Lombardia sono stati aumentati di 500 unità con deroga del Direttore Generale.
Poiché non vi è più disponibilità di personale docente specializzato nelle graduatorie provinciali, la copertura di tali posti sarà effettuata direttamente dalle istituzioni scolastiche sulla base delle proprie graduatorie.
Per la sola provincia di Milano, i posti di sostegno vacanti per la scuola secondaria di primo grado sono 408, per i quali sono stati convocati 501 docenti, di cui però solo 28 hanno accettato il posto.Sono in corso da parte dell’Ufficio Territoriale di Milano le convocazioni dei docenti specializzati (più di 1000 unità) per l’assegnazione dei 1118 posti tuttora vacanti per il sostegno alla primaria, che dovrebbero essere coperti dalle scuole utilizzando le code delle graduatorie provinciali.
Le operazioni si concluderanno entro domani.
Il medesimo problema di carenza di insegnanti si verifica per la cattedra di matematica nella scuola secondaria di primo grado: per i 225 posti vacanti sono stati convocati 304 docenti, di cui però solo 4 hanno accettato l’incarico.
Ad avvalorare la volontà della Direzione di sostenere le scuole nei compiti di assegnazione degli incarichi residui rispetto alle graduatorie provinciali, si segnala che inizieranno lunedì le convocazioni dei docenti abilitati inseriti in coda a tali graduatorie, i quali ammontano a più di 5.000 unità. Per evitare un eccessivo lavoro alle scuole, l’ufficio Territoriale di Milano ha deciso di centralizzare le operazioni contattando da lunedì i suddetti docenti, onde evitare quanto verificatosi lo scorso anno – quando, a fronte di alcune migliaia di contatti, solo 182 docenti hanno accettato il posto.
E’ strumentale la polemica sulle classi che presentano numerosità eccessiva: le classi con alunni superiori a quanto previsto dalla norma sono una dozzina su 52.000 classi totali. Si precisa che l’Ufficio Scolastico Regionale ha fornito in tempo utile ai dirigenti delle scuole le necessarie istruzioni in merito ai criteri di accettazione delle iscrizioni e alle conseguenze di eventuali inadempimenti o deroghe.
Il problema dell’alto numero di sedi scolastiche vacanti, relativamente agli incarichi dei dirigenti scolastici, è stato anch’esso tempestivamente sollevato dall’Ufficio Scolastico Regionale; il Direttore Generale ha avanzato proposte di soluzione nelle diverse sedi, ma esse hanno incontrato resistenze da più parti e non sono state accolte. Pertanto l’Ufficio ha dovuto procedere con l’unico strumento di legge a sua disposizione, ovvero il conferimento di reggenze.
A smentita di quanto indebitamente avanzato contro l’operato dell’Amministrazione, respingiamo le polemiche pretestuose che tendono a enfatizzare e generalizzare problemi di fatto limitati ad alcuni ambiti, creando caos e confusione. Va ribadito che il vero problema della scuola lombarda risiede nella sostanziale carenza di docenti di alcune tipologie rispetto al fabbisogno reale. Coloro che hanno contribuito a costruire e consolidare l’attuale sistema di gestione delle nomine del personale della scuola (e segnatamente le cosiddette graduatorie di coda) oggi dimenticano intenzionalmente le proprie responsabilità, attribuendole indebitamente agli Uffici che stanno invece lavorando – andando ben oltre le mansioni statutariamente previste – al fine di supportare il più possibile le scuole nel difficile compito che queste hanno.
Milano, 17 settembre 2010
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